CISL FP Padova Rovigo. ULSS 6 Euganea. Pochi sanitari, turni scoperti, verso la mobilitazione!

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La CISL FP Padova Rovigo non può stare a guardare ciò che sta accadendo: personale sfinito a fronte di una evidente carenza negli organici e migliaia di ore aggiuntive per garantire i servizi, il tutto con "zero" incentivi economici o soluzioni organizzative. 

A fronte di una trattativa, che definire includente è quasi un eufemismo, La CISL FP dice basta! "Riattivare il tavolo sindacale per dare risposte immediate ai lavoratori che stanno, con la loro professionalità e disponibilità, sopperendo alle gravi carenze organizzative che riscontriamo nelle aree sanitarie". Lo dicono all'unisono Fabio Turato, Alessandro Piovan e Emiliano Bedon della CISL FP Padova Rovigo che stanno seguendo con grande impegno la situazione della ULSS 6 Euganea. Uno stato di cose gravissimo.

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Nei reparti e nei servizi la carenza di personale, determinata dai limiti di spesa imposti dalla legge, sta determinando un grandissimo aumento dei carichi di lavoro, cui si somma la difficoltà da parte degli operatori di poter godere di ferie e dei necessari riposi.

A questa situazione si aggiunge il fatto che l’ULSS 6 Euganea deve garantire il recupero delle liste d’attesa originatesi negli anni della pandemia, cosa che mette in forte tensione il sistema. Ne consegue che lavoratrici e lavoratori sono stremati, costretti a dover trascurare la propria vita familiare, oltre a rinunciare ai propri diritti: orario straordinario, riposi e ferie "saltati" per coprire i turni di lavoro scoperti. A tale disastrosa lista va anche aggiunto il continuo spostamento di reparto e, in alcuni casi, come quello del Pronto Soccorso, la necessità di dover garantire migliaia di ore aggiuntive necessarie per coprire la carenza di infermieri e fare in modo che sia assicurata la dovuta e necessaria assistenza ai pazienti.

Non va certamente meglio sul fronte amministrativo dove la carenza degli organici non permette il disbrigo in tempi e modalità consone di tutte le pratiche legate alla gestione del personale, causando rallentamenti nel pagamento degli istituti previsti dal contratto, con un disagio economico che si riflette sui bilanci familiari dei lavoratori.

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A fronte di questa disastrosa ed inaccettabile situazione, segnaliamo anche che da tempo il confronto e la trattativa con l'Amministrazione dell'Azienda ha subito un forte rallentamento. Tutto pare essersi fermato: regolamenti aziendali, accordi per l’erogazione di risorse aggiuntive, accordi per le progressioni di carriera, accordi sul part time. 

Come CISL FP Padova Rovigo riteniamo sia indispensabile e ormai improrogabile riattivare un tavolo sindacale che sia capace di offrire  risposte immediate ai lavoratori. Uomini e donne che ogni giorno, con la loro professionalità, disponibilità e dedizione al lavoro sopperiscono alle gravi carenze organizzative che siamo a denunciare con forza, anche attraverso i media locali. Perché tutto ciò ha anche importanti riflessi sulla qualità dell'assistenza offerta ai cittadini.

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Ritendendo che non sia più accettabile tale situazione, la CISL FP Padova Rovigo ha formalmente trasmesso all’Amministrazione un elenco di richieste ed azioni prioritarie, dando 30 giorni per offrire  le dovute risposte
  • Blocco delle assunzioni e carenza di personale, provvedimenti organizzativi conseguenti. Soffriamo la carenza generalizzata di tutti i profili Sanitari, Socio Sanitari e Tecnico- Amministrativi
  • Relazione sul rapporto del personale 2019/2023 inviato alla Regione entro il 31/08/2023 (come richiesto a tutte le Aziende Sanitarie del Veneto)
  • Mappatura unità operative alla luce dell'applicazione del nuovo contratto 2019-2021 in merito alle indennità di turno 12 / 24 ore
  • Progettualità residui anno 2022;
  • Regolamento, mappatura incarichi e determinazione del fondo specifico
  • Verbale di confronto Riorganizzazione Assistenza Domiciliare
  • Applicazione DGR 1075/2017
  • Regolamento Libera professione comparto / Decreto-Legge 30 marzo 2023, n. 34 – Attenuazione dei vincoli di esclusività per il personale sanitario
  • Riconoscimento tempi di vestizione
  • Programmazione procedure di Stabilizzazione anche alla luce della scadenza degli incarichi in essere con la prospettiva di aggravare le difficoltà organizzative
  • Applicazione CCNL 2019-2021 art. 18 cambio profilo all'interno della stessa area
  • Gestione appalto Servizio Integrazione scolastica
  • Regolamento per le progressioni tra aree
  • Regolamento e accordo per le progressioni orizzontali DEP
  • Mappatura posti a part time da mettere a bando
  • Liquidazione incentivi fondo di cui all'articolo 113, comma 2 del D. Lgs. 18 aprile 2016, n. 50
  • Analisi e soluzioni organizzative conseguente al personale con limitazioni muscolo-scheletriche e prescrizioni a vario titolo. Non è più sostenibile con oltre 1/3 del personale dell'ULSS 6 con prescrizioni a vario titolo, gestire i reparti e i servizi come se queste prescrizioni non fossero presenti; si rischia da una parte di aumentare la gravità di tali prescrizioni, dall'altra di aumentarne il numero caricando i colleghi senza prescrizioni di ulteriori carichi di lavoro con il rischio di infortuni.
  • Carenza tecnici di laboratorio e attuazione del verbale di accordo a seguito del confronto
  • Carenza/Emergenza Ostetriche e punti nascita
  • Situazione/carenza Tecnici della Prevenzione e Assistenti Sanitari
  • Mappatura pronte disponibilità per la definizione del nuovo piano delle pronte disponibilità
  • Diritto al buono pasto personale turnista
  • Accordo sui contingenti necessari per il funzionamento dei servizi pubblici essenziali in caso di sciopero ed assemblea.
Risulta evidente che in caso di mancato riscontro saranno attivate tutte le iniziative di mobilitazione previste, dallo Stato di Agitazione, fino ad arrivare allo SCIOPERO se sarà necessario.

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