CISL FP Padova Rovigo. Contratto Uneba: sciopero nazionale lunedì 16 settembre. manifestazione a Padova

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Lunedì 16 settembre alle ore 10, l'appuntamento regionale per il Veneto è a Padova, in via del Vescovado, proprio davanti alla sede di Uneba Veneto. Le nostre bandiere, accanto a quelle delle altre organizzazioni confederali che hanno accompagnato questa grande mobilitazione, sventoleranno a fronte delle finestre di quella controparte datoriale che ha vergognosamente proposto, per il rinnovo del contratto di lavoro scaduto da oltre 4 anni,  appena 50 euro di incremento economico lordo (circa 35 euro nette).

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Lo abbiamo ormai scritto in tutte le lingue del mondo:
  • la proposta di Uneba è IMBARAZZANTE, tenuto conto che si rivolge a quegli operatori che in piena emergenza pandemica abbiamo etichettato come "angeli" della salute e che, a quanto pare, qualcuno ora ha comodo di dimenticare;
  • la proposta di Uneba è INSOSTENIBILE perché ignora l'erosione inflattiva di cui le famiglie si stanno facendo carico;
  • la proposta di Uneba e INTOLLERABILE per le lavoratrici e i lavoratori del settore, che coprono un ampio ventaglio di alte ed importanti professionalità: infermieristiche, educative, sociali, sanitarie e assistenziali;
  • la proposta di Uneba è  “IRRICEVIBILE”. perché non riconosce la dignità dei lavoratori e perché la stessa è un chiaro passo verso la compressione dei costi del lavoro nel Terzo Settore;
  • la proposta di Uneba è IRREALISTICA perché ignora l'aggravamento di una situazione già critica per molti lavoratori, costretti ormai da anni a dimissioni volontarie, alla ricerca di contratti più remunerativi e in fuga da condizioni di lavoro inconciliabili con vita personale e famiglia.

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La partecipazione allo sciopero nazionale, culmine di una mobilitazione senza precedenti, e la presenza alla manifestazione regionale a Padova, sono importanti per mostrare le nostre ragioni, per dare forza ad un racconto fatto di sacrifici, di doppi turni, di rientri forzati, di quotidiane difficoltà.

Perché pensiamo che sia un lecito diritto quello di pretendere un nuovo contratto fatto di regole chiare, di investimenti precisi, con un'organizzazione trasparente e migliori condizioni di lavoro, ma soprattutto con un giusto riconoscimento economico che consenta a tutti di arrivare a fine mese con dignità.

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